I DOCENTI: Maria Rosaria Pezzino (Istruttrice) - Francesco Tuttobene (Promotore)
GLI ALLIEVI
Bridge
Come si gioca
Il campo da gioco del Bridge è un tavolo quadrato a cui siedono quattro giocatori identificati dai Punti Cardinali. La coppia Nord-Sud e Est-Ovest formano due coppie avversarie.
I componenti di ciascuna coppia vincono o perdono Insieme. Ecco perché è fondamentale avere rispetto del proprio compagno e metterlo a proprio agio.
Si utilizza un mazzo di carte francesi ( i semi sono : picche, cuori, quadri e fiori), senza i Jolly. Le carte vengono interamente distribuite fra i quattro giocatori, che quindi ne hanno 13 a testa.
Lo scopo del Bridge è realizzare prese. Ogni presa è formata da quattro carte, giocate a turno in senso orario dai quattro atleti al tavolo; una delle quattro carte risulta vincente sulle altre e il possessore di tale carta è colui che realizza la presa per la propria coppia.
La parte di gioco vera e propria è preceduta da un’ “asta” (o “licita” o “dichiarazione”) in cui ogni giocatore comunica, attraverso un linguaggio codificato comprensibile a compagno ed avversari, le potenzialità realizzative, in termini di prese, delle proprie carte.
Nella fase della dichiarazione la coppia può scegliere un colore dominante, la briscola o atout, e decidere di giocare un contratto ad atout o senza atout- la scelta del tipo di contratto dipende dal numero delle carte posseduto dalla coppia in un seme.
Le informazioni codificate vengono espresse posizionando sul tavolo i “cartellini dichiarativi”, contenuti in scatole di plastica denominate bidding box, che hanno sostituito, diversi anni fa, le dichiarazioni a voce, consentendo un minor disturbo ai concorrenti dei tavoli vicini e una maggiore concentrazione.
Ogni coppia costruisce quindi un “ponte” che ha lo scopo di scambiare le informazioni necessarie ad impegnarsi per realizzare successivamente il maggior numero possibile di prese.
La coppia che si impegna a realizzare il numero di prese più alto vince l’asta, in quella mano è coppia in attacco e diventa titolare del “contratto”, cioè dell’impegno a ottenere almeno quel numero di prese; la coppia avversaria difenderà per impedirglielo.
Il contratto mantenuto porta punti alla coppia in attacco, in misura maggiore quanto più elevato è l’impegno. Anche una sola presa in meno rispetto al “contratto” porta punti alla coppia di difensori.
La mano termina quando le 52 carte sono state tutte giocate.
Ai giocatori non vengono assegnate le carte casualmente. Al centro di ogni tavolo viene posto un astuccio, denominato “board”, con quattro tasche, ciascuna contenente 13 carte e recante l’indicazione di uno dei quattro punti cardinali. All’inizio di ogni turno ciascuno dei quattro giocatori (che, ricordiamo, sono identificati proprio dai punti cardinali) estrae le carte che gli competono dalla tasca corrispondente alla sua posizione, ove le ripone anche al termine della giocata, per preservare l’ordine. Concluso ogni turno, gli astucci vengono passati da un tavolo all’altro, finché ogni coppia in gara avrà giocato tutte le mani disponibili. Con questo sistema, ciascuno dei giocatori seduti in Nord avrà avuto in mano le stesse carte, così come quelli seduti in Est, Ovest, Sud e così via. È quindi possibile un confronto ad armi pari.
Questo concetto è stato elevato alla massima potenza grazie alla tecnologia. Oggi, durante un torneo simultaneo, la distribuzione delle carte è la stessa per tutti i giocatori di tutte le Associazioni di Italia.
Sport del sudore e Sport della Mente sono scuole di vita. Chi è bridgista è di sicuro una persona intelligente, perché per giocare il cervello deve ben funzionare, essere attento e analizzare.
Giovanni Malagò
Presidente Coni, ex bridgista
Quando sono andato in pensione, ho ricominciato a giocare a Bridge. E’ la miglior decisione che io abbia mai preso ! Ora quando mi sveglio ogni mattina, so che giocherò a bridge durante il corso della giornata, e sono l’uomo più felice della terra.
Dott. Magnus Olafsson
Premio Nobel per la Pace 2005
Tutti i giovani dovrebbero giocare a Bridge, perché chi sa giocare a Bridge, sarà bravo anche in tutte le altre cose della vita.
Bill Gates
Fondatore di Microsoft